Alla confluenza dell'Isonzo e della Tolminka si lascia Tolmin, nei mesi estivi teatro di numerosi festival, e si continua lungo il sentiero ciclabile che costeggia il lago di Most na Soči.
Durata3,5 - 4,5 hDistanza45 kmDifficoltà
12345
LocationTolminDownloadgpxpdfAltezza di partenza235 m Altezza d'arrivo1390 mDislivello totale1450 mFondo
asphalt
gravel
Alla confluenza dell'Isonzo e della Tolminka si lascia Tolmin, nei mesi estivi teatro di numerosi festival, e si continua lungo il sentiero ciclabile che costeggia il lago di Most na Soči.

Alla confluenza dell'Isonzo e della Tolminka si lascia Tolmin, nei mesi estivi teatro di numerosi festival, e si continua lungo il sentiero ciclabile che costeggia il lago di Most na Soči. Il paese, situato su un promontorio tra l'Isonzo e l’Idrijca, è uno dei più importanti siti archeologici, lungo le rive del lago invece si sviluppano sentieri ideali per passeggiate. Nel paese si svolta sulla strada secondaria che conduce verso Tolminski Lom e si attraversa il fiume Idrijca, dove si raggiunge la diramazione con il collegamento ciclabile lungo il fiume. Dopo una breve ma ripida salita si raggiunge la frazione di Drobočnik, si procede poi svoltando a destra per un terrazzamento che si protende sul lago, proseguendo in direzione di Gorenji Log. Segue un tratto un po' più impegnativo del tracciato che dapprima si snoda attraverso la gola del torrente Vogršček, passa davanti alla grotta Babja jama ed arriva fino ad Avče, dove l'itinerario si snoda con un continuo saliscendi per una stretta carreggiata. Segue una leggera discesa su strada fino a Kanal, cittadina medievale nel cuore della Valle dell'Isonzo, con la contrada, una piazza con pavimentazione lapidea, circondata da edifici strettamente addensati sopra l'Isonzo. A questo punto si passa oltre il ponte di pietra, che s'inarca sopra gli alvei dell'Isonzo, simbolo di questa cittadina pittoresca, e si continua sulla sponda destra del fiume fino a Solkan.

In seguito il tracciato si snoda sulla strada locale attraverso le frazioni di Gorenja vas, Anhovo, Ložice e Plave. Presso il ponte sull'Isonzo a Plave si svolta a sinistra in direzione di Prelesje, si scende fino al fiume, dove si continua sulla pista ciclabile lungo le rive del bacino di accumulo fino al ponte di Solkan, da dove si apre un bellissimo panorama sul monte Santo. Davanti al nuovo ponte di Solkan si passa vicino al vecchio ponte ferroviario con l'arco in pietra più grande al mondo, costeggiando già da Most na Soči la linea ferroviaria che un tempo collegava Vienna con Trieste. Immediatamente dopo Solkan il fiume limpido attraversa il confine e prende il nome italiano di Isonzo. Lasciati alle spalle il mondo alpino e prealpino, si attraversa Gorizia sulla strada verso il Collio. Lungo le strette vie di Solkan, che a differenza di Nova Gorica è uno dei paesi più antichi dell'Isontino, si raggiunge Nova Gorica - una città vivace dal clima mite, sorta come alternativa a Gorizia, che dopo la seconda guerra mondiale era rimasta dalla parte italiana del confine. Si attraversa Nova Gorica, costruita con il concetto di diventare una città-giardino, lungo una delle strade che si aprono come un ventaglio, partendo dalla stazione ferroviaria. Attraversando la città delle rose, conosciuta per il suo prezioso patrimonio di aree verdi, lungo la via Erjavčeva con il viale dei personaggi illustri si raggiunge la Piazza della Transalpina e la stazione ferroviaria con la sede del museo Kolodvor.

Non lontano si erge il Monastero francescano di Kostanjevica, dove riposano gli ultimi discendenti della dinastia reale dei Borbone di Francia. Attraversato il confine in via Erjavčeva si può decidere di visitare il centro città, svoltando all’incrocio successivo in direzione del centro, dove Gorizia, a differenza della sorella minore, sorprende con numerosi monumenti storici.

Grazie al clima mite e al fascino degli innumerevoli parchi, la città ben presto venne chiamata Nizza austriaca. Si continua a pedalare fino alla piazza più grande della città, Piazza Grande o Travnik, e la più tipica via per lo shopping, la Via Rastello, che conduce verso un’altrettanto importante piazza Cavour ed il castello che sormonta la città. Uscendo dalla città si imbocca la strada in direzione di San Floriano del Collio, si attraversa l’Isonzo sul ponte di Piuma e si costeggia il Parco di Piuma-Isonzo che si distende sulle rive del fiume.

La valle della Tolminka

Il tratto si snoda nell'area protetta del Parco Nazionale del Triglav, dove all'ingresso più a sud del parco si raggiunge la confluenza dei due fiumi, che creano i pittoreschi alvei della Tolminka. Oltre quest’ultimi, in bicicletta si può raggiungere anche la chiesa commemorativa dello Santo Spirito a Javorca, che secondo il parere di molti è il più bel monumento della Grande guerra, ed assaggiare lungo la strada il Tolminc, formaggio locale tipico prodotto tradizionalmente, e la ricotta.

Nova Gorica e Gorizia

Dopo la seconda guerra mondiale, questo crocevia di culture diverse fu diviso in due parti dal confine: Gorizia e Nova Gorica. La località con l’ultimo confine orientale in Europa, che divideva la Piazza della Transalpina con l'omonima linea e la stazione ferroviaria, è oggi rinominata in »Piazza Europa« con il museo che unisce i due popoli.

Il confine, tracciato dopo la guerra, ha interrotto anche il collegamento ferroviario con Trieste, oggi invece sia Gorizia sia Nova Gorica si impegnano a costruire un futuro senza frontiere, da scrivere insieme grazie alla convivenza pacifica che sconfina a tutti i livelli.

Profilo altimetrico dell'itinerario

Brv čez Tolminko


Footbridge over Tolminka river in Slovenia

Nemško vojaško pokopališče padlih


World War I. German Military Cemetery Gates in Slovenia