Dopo aver visitato Gorizia e Nova Gorica si attraversa l'Isonzo e si procede sul territorio italiano lungo i margini meridionali di Brda - Collio, area non più separata dal confine di stato, oggi sinonimo di un paesaggio collinare con tipici paesi che si ergono sui rilievi circostanti.
Durata4 - 5 hDistanza50 kmDifficoltà
12345
LocationGorizia (Gorica)DownloadgpxpdfAltezza di partenza85 m Altezza d'arrivo412 mDislivello totale620 mFondo
asphalt
gravel
Dopo aver visitato Gorizia e Nova Gorica si attraversa l'Isonzo e si procede sul territorio italiano lungo i margini meridionali di Brda - Collio, area non più separata dal confine di stato, oggi sinonimo di un paesaggio collinare con tipici paesi che si ergono sui rilievi circostanti.

Dopo aver visitato Gorizia e Nova Gorica si attraversa l'Isonzo e si procede sul territorio italiano lungo i margini meridionali di Brda - Collio, area non più separata dal confine di stato, oggi sinonimo di un paesaggio collinare con tipici paesi che si ergono sui rilievi circostanti. Passato il ponte di Piuma, uno dei ponti sull'Isonzo più antichi, importante anche per gli abitanti delle pendici di Brda (il Collio sloveno), si svolta a sinistra e ancora una volta per dirigersi verso San Floriano del Collio. Durante la salita si svolta nella frazione di Bucuie attraverso Valerisce verso l'abitato di Giasbana, e dopo una breve discesa attraverso i vigneti ed il confine di stato si svolta a destra in collina, dove si prosegue costeggiando Gornje e Dolnje Cerovo. Nella frazione di Vipolže si può decidere per una variante più facile del percorso che porta verso Cividale del Friuli in direzione di Dobrovo e Plessiva. Il tratto attraverso Brda, dove si possono assaggiare vini eccellenti e piatti prelibati, comincia passando davanti al castello di Vipolže, dove il percorso si snoda su strade strette attraverso pittoreschi paesini, raggiungibili con ripide salite.

 

Nel vicino paese, Gonjače, si apre in cima alla torre un meraviglioso panorama su tutte le direzioni, lasciando correre lo sguardo dalle Dolomiti fino al Golfo di Trieste. Segue il bivio, dove si svolta per Plave, a Vrhovlje invece si lascia la strada principale per dirigersi verso Lig-Korada. Raggiunto il punto più alto del Collio sloveno, si svolta di nuovo a sinistra verso Višnjevik, noto come la culla della Ribolla. Segue la discesa attraverso i paesi di Krasno, Višnjevik, Drnovk per arrivare a Dobrovo, il cuore della regione vitivinicola, dove passando vicino all’imponente castello si prosegue per Medana, un pittoresco paese con numerosi e rinomati vignaioli. Si riscende vicino a Ceglo e attraversato il confine di stato a Plessiva, si svolta a destra verso Corno di Rosazzo, dove inizia il tratto dell'itinerario che si snoda attraverso i Colli orientali del Friuli. Avvicinandosi a Cividale del Friuli da sud si possono ammirare le distese di vigneti. A Plessiva si può decidere di visitare anche la vicina Cormons, altrimenti a sud si raggiunge dapprima il parco di Plessiva ed il colle con il paese ed il castello di Ruttars, sotto il quale si oltrepassa il fiume Judrio. Attraverso i campi su strade secondarie tra le frazioni di Gallo e Gramogliano si supera Corno di Rosazzo, dove si risale per il Monte San Biagio e si supera l'ultima salita prima di Cividale del Friuli. Si scende nel parco del Bosco Romagno, il cui nome ha origini longobarde, che rivestì nel corso dei secoli un’importanza strategica; oggi, grazie ai prati e numerose specie arboree, è il posto ideale per una sosta.

 

Dall'entrata settentrionale del parco l'itinerario si snoda attraverso l'area pianeggiante di Spessa, tra campi di grano e vigneti, parallelamente alla strada principale Corno-Cividale. Tra la chiesa di Spessa e Gagliano si prosegue sul percorso ciclistico che si snoda tra zone pianeggianti, vigneti, frutteti, uliveti e campi di grano. In direzione di Prepotto gli innumerevoli filari di vigne accompagnano il profilo dell’intreccio infinito di colli e versanti, mentre sulla sinistra si intravede il castello e la cantina di Rocca Bernarda. Da Gagliano si prosegue su strade secondarie fino all'abitato di Rualis, dove ci si ricollega alla strada principale e dal quale si entra a Cividale del Friuli, pedalando lungo il fiume di Natisone.

Profilo altimetrico dell'itinerario